Storia


"Il mosaico è la pittura per l'eternità"

(Ghirlandaio)


In antichità il mosaico era concepito come rivestimento pavimentale per conferire solidità, stabilità e resistenza agli agenti atmosferici.
I romani realizzavano mosaici facilmente trasportabili in maniera da portare comfort e bellezza ovunque si spostavano. Da questo impiego del mosaico nasce il termine di "tappeto di pietra", ovvero un mosaico calpestabile come un tappeto ma che risultava più resistente e garantiva un maggior benessere. Il pavimento di mosaico era anche indice di ricchezza e status sociale.

A Roma, in epoca imperiale, il mosaico pavimentale divenne vera e propria decorazione artistica, passando dal mosaico inteso come tappeto, al mosaico a "moquette", ovvero con decorazioni sempre più scenografiche e complesse al pari di opere d'arte.
Il mosaico è diventato così nei secoli una composizione essenziale del benessere della vita privata che si è poi esteso alla vita pubblica tramite decorazioni musive in piscine, terme, fontane e giardini.
Questo ha fatto sì che l'arte del mosaico diventasse nei secoli sempre più ricercata in quando funzionale e al tempo stesso raffinata e decorativa.

Il mosaico continua ad essere oggi un rivestimento parietale e pavimentale di alto livello che entra negli spazi abitativi privati o pubblici e li rende unici e pieni di luce ed eleganza.